“Luci della ribalta”, dal film di Charlie Chaplin, adattamento teatrale di Eleonora Zacchi, regia di Giuseppe Emiliani, con Antonio Salines. Al Quirino di Roma
Mai fidarsi degli déi
Finalmente Antonio Salines interpreta Luci della ribalta. Da anni era un suo desiderio ed è riuscito ad ottenere i diritti teatrali dalla famiglia di Charlie Chaplin. Ora ecco Salines al Quirino di Roma nel ruolo principale del clown in declino Calvero che fu di Charlot nel memorabile film del 1952. È strano come a volte gli dèi soddisfino i desideri degli uomini ma non necessariamente per fare loro un favore.
Salines è un attore di classe molto pura, lavora per sottrazione come solo gli artisti eccellenti sanno fare e possiede una recitazione che nasconde la tecnica ed esalta l’interiorità dei personaggi, le loro emozioni, le correnti di sentimenti che li attraversano. Sta sulla scena in una maniera che è spettacolo a sé, che si delinea netta indipendentemente dalla regia e dagli altri interpreti pur rimanendo all’interno, quindi nel rispetto, di quanto vi è attorno. Disegna il suo personaggio di Calvero senza mai riferirsi a Chaplin, quindi vince la sfida perché trova una propria malinconia, una personale dolcezza per muovere il vecchio clown in cerca di un ultimo istante d’arte verso la giovane ballerina Terry e salvarla dal suicidio, ridarle l’uso delle gambe, riportarla in palcoscenico a danzare sulla strada del successo. Lo spettacolo è tutto qua, è Salines.
Per quanto riguarda il resto, la regia di Giuseppe Emiliani denuncia un problema semplice da formulare e difficile da risolvere: per evitare di rimanere schiacciati dalla memoria di uno dei film più importanti del Novecento, è necessario avere una propria idea forte di messinscena, una visione teatrale originale, così come Salines l’ha avuta di Calvero. Ma quel che si vede è poco più di un’organizzazione delle varie scene su un adattamento teatrale di Eleonora Zacchi che pure vari spunti e occasioni li offre. Bisogna diffidare dei favori che gli dèi elargiscono.
Gli altri attori sono, in ordine alfabetico: Marianella Bargilli, Luigi Biava, Riccardo De Francesca, Lino Spadaro, Orazio Stracuzzi. E Renata Zamengo, la quale si rivela come sempre, anche nel ruolo minore affidatole, una brava e solida interprete.